Cassino


Cassino affonda le radici nella storia, che è passata lieve con Annibale ai tempi della seconda guerra punica, che ha inciso nella cultura dell'Italia con i Placiti Cassinesi e del mondo intero con S. Benedetto e la regola benedettina. Una storia che è diventata troppo dura durante la seconda guerra mondiale, portando alla distruzione totale della città e dell'Abbazia di Montecassino.

Secondo la tradizione, nell’anno 529 giunse a Cassino Benedetto da Norcia, il quale si insediò sicuramente col beneplacito delle autorità sull’acropoli, occupando le fortificazioni, demolendo i templi pagani ancora in piedi e fondando un primo monastero.

Egli trovò una popolazione di contadini, ancora pagani, che viveva sparsa nei pagi della zona e si radunava sull’acropoli per adorare gli dei. Stabilizzato il quadro politico dell’Italia centro-meridionale, con la formazione delle diverse signorie longobarde, la zona di Cassino era, di fatto, dipendente dal cenobio di San Benedetto. Agli abati venne concesso il governo dell’area e ben presto Cassino si trovò al centro di una vasta signoria territoriale, che comprendeva anche territori molto distanti dalla città e dall’abbazia.

Nei secoli successivi la città divenne la capitale del piccolo stato monastico, la Terra di San Benedetto. Il grande avvenimento storico della guerra a Cassino fu la battaglia che dalla città prese il nome. Nel territorio del comune sorgono i cimiteri di guerra polacco, inglese e tedesco, tragica testimonianza degli eserciti che per mesi si affrontarono intorno all’acropoli benedettina, tra le montagne che ostacolavano l’accesso a Roma. Oggi Cassino coniuga questa storia con la dinamicità e la freschezza di una cittadina invasa da studenti che frequentano l'Università di Cassino, sempre più in crescita. L'Abbazia di Montecassino, con il suo museo, inoltre, è tra i monumenti più visitati d'Italia.